Distacco di lavoratori: configurazione del delitto di ricorso al lavoro dissimulato in caso di omissione di verifica del certificato A1
In una sentenza del 21 febbraio 2023 (n° 22-81.903), la camera criminale della Corte di cassazione francese si è pronunciata in materia di distacco di lavoratori, e in particolare sull’obbligo del certificato A1 (attestato relativo alla legislazione applicabile ai fini previdenziali).
Innanzitutto, la Corte di cassazione ricorda che conformemente a quanto previsto dal regolamento (CE) n. 883/2004 e dalla giurisprudenza, una persona giuridica francese che contratta con una società stabilità in un altro stato dell’Unione europea deve farsi trasmettere il certificato A1 per ogni lavoratore distaccato, nonostante tale documento non figuri espressamente tra i documenti menzionati dal Codice del lavoro francese.
Inoltre, la Corte di cassazione presume il carattere intenzionale dell’omissione di verifica del rilascio del certificato A1 da parte della società contrattante nella misura in cui essa vi è legalmente obbligata, a maggior ragione nella misura in cui nella fattispecie l’organismo francese URSSAF aveva segnalato l’esistenza di tale obbligo. Pertanto, la Corte di cassazione ha ritenuto il reato di ricorso al lavoro dissimulato in capo alla società contrattante.
Tale giurisprudenza è un esempio dell’importanza del livello di responsabilità in capo alle società contrattanti in termini di vigilanza del rispetto della normativa inerente al distacco di lavoratori nei confronti di società stabilite in altri stati dell’Unione europea.