
Attualità in materia di distacco di lavoratori e di obblighi dei datori di lavoro stranieri
La Direzione Generale del Lavoro del Ministero del Lavoro francese ha recentemente comunicato una nuova circolare relativa alla disciplina del distacco internazionale dei lavoratori in Francia (DGT/RT1/2021, 19 gennaio 2021). Lo scopo di tale circolare è principalmente di fornire dei chiarimenti nella materia e, in particolare, di facilitare i controlli dell’Ispezione del lavoro sul rispetto delle regole relative agli obblighi e alle responsabilità dei datori di lavoro stranieri. In un contesto di piena espansione delle operazioni di distacco dei lavoratori, tale circolare precisa infatti gli obblighi a cui i datori di lavoro stranieri sono tenuti nei confronti dei lavoratori distaccati.
A tal proposito, segnaliamo anche due recenti sentenze della Cour de cassation francese da cui emerge la severità dei controlli delle autorità amministrative e giudiziarie francesi del rispetto degli obblighi a carico del datore di lavoro straniero all’occasione delle operazioni di distacco (Cass., Crim., 12 gennaio 2021, n° 17-82553 ; 2 marzo 2021, n°19-80.991).
La Cour de cassation si è pronunciata sulla possibilità di condannare sul fondamento del lavoro dissimulato un’azienda straniera che impiegava dei dipendenti in Francia (Cass., Crim., 2 marzo 2021, n°19-80.991). Nella fattispecie in questione, un’agenzia interinale immatricolata in Slovacchia aveva assunto dei dipendenti che prestavano la loro attività a titolo permanente in Francia sotto la copertura di un’operazione di distacco, e ciò per eludere le regole di protezione sociale francesi. Una delle questioni che si è posta in tale affare era quella di sapere se la fornitura di certificati A1 che servono a garantire la protezione sociale dei lavoratori distaccati nel Paese d’origine sia sufficiente per impedire una condanna penale del datore di lavoro straniero in Francia sul fondamento del lavoro dissimulato. La Cour de cassation ha considerato che i certificati A1 dei lavoratori distaccati in Francia non fanno ostacolo ad una condanna penale in Francia sul fondamento del lavoro dissimulato e della dissimulazione di attività. La persona che si rende colpevole di lavoro dissimulato, direttamente o tramite persona interposta, può essere condannata fino a 3 anni di detenzione e 45.000 € di ammenda (225.000 € nel caso di una società).
Tale decisione non è nuova poiché la Cour de Cassation aveva già precisato che la fornitura di certificati A1 non permette al datore di lavoro straniero di evitare una condanna penale sul fondamento del diritto francese(Cass., Crim., 12 gennaio 2021, n° 17-82553).
Alla luce di tali attualità, è opportuno essere molto prudenti all’occasione di un’operazione di distacco in Francia in modo che le numerose regole in favore dei lavoratori siano rispettate e che il datore di lavoro straniero non incorra in sanzioni amministrative e/o penali.